sabato 28 giugno 2008

CATWOMAN...


Lo so, lo so... Posto in ritardo, sui forum e i blog più specializzati e (senza offesa) nerdacchioni del web, la notizia è già diffusa... Ma visto che c'ho messo le mani (e spero bene, evitandomi così la forca), è con piacere che ricordo l'uscita di questo splendido volumone!
Dalla mia posso dire che leggerlo e tradurlo è stato davvero una ficata! Una corsa contro il tempo, una scalata tavola dopo tavola...
Che dire di più? Compratelo, merita moltissimo!
Ah, giusto... Siate magnanimi con la sottoscritta! :D

Dimenticavo.... !

Volevo ringraziare Alessio Danesi che mi ha dato l'opportunità di lavorare su questo volumone, è stata davvero una bella esperienza! Grazie!

martedì 24 giugno 2008

NEBBIA

Ho afferrato la nebbia,
come un velo d’infinito mistero
l’ho trovata tra le dita
e ne ho aspirato
la magnificenza.

Ho afferrato la nebbia,
come un vellutato petalo
l’ho percepita sulla pelle
e ne ho sfiorato
la decadenza.

Una notte
La vidi avanzare lieve,
respiro dei dormienti,
alito tra i venti.
Scivolava quieta,
ammaliatrice notturna
e silenziosa,
sfiorava le dita del vento,
avvolgendo il sonno
col suo incanto.
E un turbine di foglie,
alzate a prima mattina,
annunciava il passaggio
della soffice messaggera.

Ho afferrato la nebbia,
come un profumo antico
l’ho sentita spargersi
nell’aria addormentata.

…Afferrai il barlume
-lontano-
disperso nel profondo,
e ne assaporai
il colore
-Così che niente
fu più
lo stesso-


E alla fine è questa la poesia che hanno scelto per il volume antologico: Nostalgia. I grandi temi della poesia, Giulio Perrone Editore!! (Trovate il link nella colonnina a destra, sezione varie)

A chi interessa, il volume verrà presentato il 2 luglio dalle 18.30 in via Eleonora d'Arborea, 30 - Roma.

Come "autrice" inclusa nel volume, spero di potervi prendere parte!
Per gli altri, chissà, magari vi può interessare!
Grazie! :D

venerdì 20 giugno 2008

Pausa...

Il caldo attanaglia i cervelli dei lavoratori accaldati alle scrivanie scivolose...
Chiappe sudate si attaccano e schioccano, sopra sedie di finta qualità e colori ancor più improponibili, targate Ikea o roba simile...
Lampadari a pale cigolano sinistri verso l'afa d'agosto che già si presagisce nel silenzio notturno di cortili assonnati, di pomeriggio, di sera...
La paura di perdersi in qualche periferia romana, in cerca dell'ufficio tot di taldetali riecheggia vecchi film, che se li guardi gli attori ti sembra di conoscerli, ma poi scopri che somigliavano solo al pizzicagnolo sotto casa...
La corsa dietro all'autobus, che per miracolo passa in carriera la fermata, è qualcosa di miracoloso anch'essa... perchè svieni su uno degli untuosi sedili, sbragato fianco a fianco a una vecchietta che non si sa come, forse sempre per miracolo o per grazia divina, anziché essere sudata e appiccicaticcia come te, oppure raggrinzita nelle pieghe del tempo, ti sorride e appare fresca, profumata e soprattutto più sana di mente dei lavoratori accaldati di cui sopra...

Ma... In fondo lo sai, è un caldo che fa l'occhiolino, è un caldo che ancora non ha deciso nemmeno lui da che parte stare... perchè ormai ci penseranno altri... "Salve io..." "Sì, certo, ci mancherebbe, richiami... richiameremo..."

Universi alternativi...
Lì, forse, non fa così caldo...

Passi, suole, piedi...
La strada ti scorre sotto, una lingua di fuoco grigio che trattiene memorie nel tempo, "Ce la faccio, sono solo 5 minuti di ritardo..." "Se non viene, che devo pensare?" "Adesso mi incazzo davvero, adesso monto in macchina e mi trasformo in un super sayan..."

Universi fantastici...
Lì, forse, un sorriso lo fai più spesso...

E nel cielo che è un disegno di bimbo, fatto col pennarello, colore azzurro, nuovo nuovo, giotto scatola da 12, nel cielo tu ci vedi una faccina che ti sorride...
Ma invece sei lì, con le tue chiappe attaccate alla sedia, sopravvissuto a un inverno matto, a una primavera che è sempre corta ecco spiegata la sua fretta, eccoti, pronto per un'estate che ha il colore dell'acqua... ecco che all'improvviso, senti una vocina, vedi dei sorrisi... e guardi il tuo problema diventare piccolo piccolo...

La chiamano filosofia, a volte...
La chiamano ironia, molto più spesso...
Ma poi, alla fine, è solo una pausa, come quella che fai quando volti la pagina di un libro...

giovedì 19 giugno 2008

mercoledì 18 giugno 2008

Heineken Jamming Fest...
Una mia amica vende 2 biglietti per la giornata del 20 giugno: CON QUEENS OF THE STONE AGE, LINKIN PARK, IGGY AND THE STOOGE, SEX PISTOLS, LINEA 77
APERTURA CANCELLI ORE 10.00 Parco San Giuliano Venezia-Mestre
€ 100

Ho ricevuto la notizia oggi, ergo non so se li ha già dati via come le lucciole sulla colombo, ma in caso siate interessati mi informerò!
LI ABBIAMO PRESI A SCULACCIATE!


giovedì 12 giugno 2008

La Battaglia di Susy. Capitolo Quattro (Seconda Parte)

Ore 18.00

"Linda, datti una mossa... Dio, non so perchè ti accompagno"
Susy prese le chiavi, un pacchetto di vigorsol, quelle classiche che le altre non si sa se sono gomme o astronavi, e le ficcò in borsa.
Linda era lì che si sistemava quei capelli scomposti che dalla mattina non volevano abbandonarla...
"Arrivo, ho fatto! Cazzo quanto caffè hai bevuto oggi?"
"Caffè? Che c'entra il caffè? Dai, siamo già in ritardo..."
"Ma va, lo Scacco comunque è qua dietro..."
"Non è questo il punto..."
"E quale sarebbe? Sentiamo."
"Niente... Siamo in ritardo. Stop."

...

Un'ora e mezza prima...

Pat stava seduta sul muretto sotto casa di Linda e Susy, fumava una sigaretta arrotolata, ma il tabacco non sbucava fuori, lei le sigarette le girava bene.
Susy si fermò un secondo a spiare l'amica da dietro la grata del portone, Pat aveva sempre un'aria stralunata ma decisa. Lei era una tosta, lo dicevano tutti, e Susy, anche solo per questo, ci credeva davvero.
"Ehi, che fai?" Pat l'aveva intravista...
"Eccomi..."
"Finalmente, ma tu alle sei non devi andare all'appuntamento?"
"Non è un appuntamento..."
"Mmm. Ma te comunque alle sei devi andare allo Scacco, giusto?"
"Sì."
"E devi vederti con Alex per prendere la giacca di Linda, giusto?"
"La giacca non è di Linda. La giacca è tua."
"Io non ho una giacca..."
"No, infatti. Non cell'hai perché ce l'ha Linda."
"...."
"Non è un appuntamento."
Pat la guardò con un'occhiata rapida, felina, poi, sorniona e baldanzosa come lo Stregatto, le fece:
"Racconta..."
"Be', è stato strano, l'altra sera con Alex... lo sai com'è!"
"Non sono fisionomista."
"Non dicevo quello..."
"Ehi, sorella, non ho mica uno scanner al posto degli occhi!Fammi il favore, e continua la cazzo di storia!"
"Quando la smetterai di fare la dura? Guarda che lo so che ti commuovi quando guardi Via col Vento..."
"Via col Vento non si tocca... è un classico, i classici sono sacri."
"Sarà..."
"Racconta, sorella..."
"Uff... insomma, abbiamo parlato poco, be', è stata colpa mia. Ero stanca, avevo bevuto, e poi quando lui ha attaccato bottone per primo, non sapevo che pensare e m'è uscita questa cosa della mezzora di tempo... Merda, sembravo uno di quegli avvocati..."
"Quali avvocati? che cazzo c'entrano adesso gli avvocati?..."
"Niente,lascia stare."
"Scusa. Continua"
E Susy continuò, dicendo che c'era stato qualcosa di strano e magico, e Pat rispose che la magia non esisteva e così finirono a parlare di Harry Potter e delle ragazzine che fanno i cerchi magici per farsi passare i dolori del ciclo...
Adesso erano sdraiate su un prato in un parco vicino casa di Susy, l'erba solleticava le guance e Pat si stava girando una canna.
"Come la giri?"
"Con le dita, odio la macchinetta..."
"No, intendo... cioè, non ci stanno tipo vari modi?"
"Vuoi sapere se giro la cartina a Bandiera?"
"Sì."
"No. Sì. Se vuoi cambio."
"No, figurati, anzi, sbrigati che devo andare. comunque non fumo."
"Secondo te, perchè si dice "a bandiera"?"
"Be', perchè a gurdarla mentre giri, sembra una bandiera..."
"Mmm..."
"Che c'è?"
"Mi sa che l'ha inventata un marinaio, o un pescatore..."
"E perché scusa? Che c'entra la bandiera?"
"Come che c'entra?! la bandiera!"
"ti confondi con la vela, Pat."
"Fa lo stesso, tanto quelli, sono strafatti dal sole... non hanno bisogno delle canne."

Ore 18.15, Lo Scacco
"Muovi il culo!"
"Dai Linda non correre!"
"Dai, è tardi, ho da fare e- Ehi! Guarda là!"
"Dove?"
"Lo vedi quello che fuma, sulla sedia!?"
"Sì... Allora?"
"è il Ghiro, l'amico di Alex!"
"Ah... s'è portato l'amico. che ragazzino."
"Susy, ma non avevate un appuntamento..."
"Sì, sì hai ragione, la cretina sono io... "
"Andiamo."

"Ehi! Siamo qui!"
"Ah, ciao. Dai Su, andiamo vah."
"Vai te, io mi prendo una cosa." Susy si allontanò, cercando in realtà di allentare quella strana tensione che la faceva sentire una cretina.
"Ciao, io sono Alex. Chicca mi ha dato la tua giacca."
"Si si, mi ha spiegato tutto. Oh, grazie mille eh!"
"Figurati"
"Mmm, senti, ma te e l'amico tuo, c'avete impegni domani sera?"
"Maaa, il sabato di norma è una serata jolly. Perchè?"
"No c'è che avrei organizzato una maratona di film..."
"Che film?"
"Mah, alcuni già decisi, altri potete proporli voi... Il tema in teoria ancora non c'è... Se volete, portate quello che vi pare. Tanto, l'indirizzo lo sai. Alle 22. Se vi va passate, ok?"
"Si vedrà, grazie!"

"Susy, li ho invitati per domani."
"Che? Domani?"
"Ma sì dai, avevamo pensato di fare quella famosa maratona di film..."
"Io non mi ricordo nulla..."
"Vabe', non fa niente! Troveremo una soluzione. Adesso aspetta due secondi, vado in bagno e torno!"
Susy si sedette distratta su una delle sedie del bar, di sottecchi, guardò verso il tavolo di Alex e del Ghiro; il Ghiro era lì che le dava le spalle, e Alex, invece, si stava avvicinando... 'Merda. Ok, posso farcela!'

Ciao.."
"Ah, Alex. Ciao!"
"Allora, come va?"
"Bene. Quel tuo amico s'è ripreso dopo ieri notte?"
"Eh, si si, tutto appostissimo. E tu, tutto bene?"
Non c'è male. Allora, bella chiacchierata eh!?"
"Già, mi ha fatto piacere. Se vuoi possiamo replicare anche subito.."
"No, guarda. Ora ho da fare, dobbiamo organizzare tutto per domani sera.."
"Già, immagino. Oh, comunque io ci sono eh!Contaci."
"Come vuoi, alla fine anche io..cioè noi... si insomma Linda s'è decisa all'ultimo..."
"No ma figurati ci sono eccome!"
"Bhe, pensavo sai è sabato magari avevi da fare..."
"IO? No, e poi adoro le cose di film.."
"Maratone."
"Quelle."
"Bhe, allora..ci si vede domani."
"Contaci!"
"Cia'".

Linda arrivò trafelata, il cellulare che squillava irrequieto e con lo sguardo di una che doveva organizzare una maratona di film nel giro di 12 ore, qualcosa di più forse, ma con una nottata di mezzo...
S'era alzato il vento, e mentre Susy rincorreva Linda lungo la via, stranamente sentì i brividi mentre i passi venivano quasi coperti dallo scricchilare delle foglie e dal grido lontano del vento rintanato in camini, anfratti e cancelli di ferro di terrazzi ai piani alti...
Nuovamente, queste sensazioni strambe, vagamente malinconiche e, diciamolo, decisamente melense, le fecero ricordare quanto fosse stata strana quella settimana, quanto gli eventi possono cambiare il corso di un destino...
Un pò come quando, all'improvviso, piove.