domenica 15 maggio 2011


ci sono muri che s'accalcano attorno, quando sembra che il respiro faccia fatica a diventare alito vitale. muraglie che si tingono di sospensione... del tempo, del suono, sospensione di noi.
scappare sarebbe la soluzione, ma poi ti volti, ti rigiri e osservi la vita immobile come un pensiero congelato - presente passato che importanza ha? - e allora ne direzioni e ne frammenti la superficie nella vaga speranza di trovare sollievo nel movimento.
ti fai tuono poi quiete, scandagli i ricordi e tendi all'ignoto che verrà; se sei fortunato fai nascere sorrisi, se sei meno fortunato riflessioni.

la strada è improvvisamente una corsia frastagliata di intenti e li afferri uno a uno, i piedi veloci, sollevati dal mondo... sollevati da te. e se senti di non aver seminato l'attimo di piombo che ti si pianta di tanto in tanto in mezzo al petto, perderai quota pur rimanendo in volo, perché in fondo siamo anime disperse, talvolta, separati da quella parte di spirito che fa la magia. siamo Pan, alla ricerca della sua ombra, rugiada sulla foglia, mela giù dall'albero, dita intrecciate, piedi nell'erba.
generatori di pensieri, sentimenti, reazioni, azioni, amori e delusioni, sorrisi e pianti.
noi siamo l'anima del mondo.

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