venerdì 14 dicembre 2007

La battaglia di Susy. Presentazioni

"Ho detto falla finita!Se mi chiami così ancora una volta giuro che te le dò!!"
"Io però sono la sorella maggiore, quindi faccio come mi pare!"
"No! Smettila! Non lo sopporto più!"
"Susanna tutta panna, Susanna tutta panna, Sus-"
Ciaf!

Susy non è mai stata carina, da piccola, o almeno lo è stata solo nei suoi primi mesi di vita. Sua sorella Chiara aveva 5 anni quando Susy venne al mondo e s'era impuntata a volerle dare lei il nome. Così, come è evidente, Chiara l'aveva chiamata Susanna proprio per via di quella pubblicità vecchia che adesso non si vede più e che a lei da piccola piaceva tanto.
Mamma Rosa trovò il nome carino anche se evocava epoche andate; si fece convincere soprattutto per via di quella canzone d'amore, Suzanne ma, orgogliosa com'era, non avrebbe mai potuto usare un nome straniero.
Susy era cresciuta in fretta, combattendo a denti stretti con la sorella Chiara. Quando il periodo adolescenziale l'aveva colta come un raffreddore invernale, invevitabilmente, Susy aveva smesso di parlare con Chiara perchè lei ancora la prendeva in giro per via di quel nome incorniciato nella polvere del tempo.
A scuola nessuno osava chiamarla Susanna, lei subito s'era fatta rispettare, urlando contro qualche compagno di classe dispettoso.
Infondo Susy poteva andare, era anche simpatico, non bello certo, ma allegro. Dovette così accontentarsi.
Se il nome non era una bellezza, per lei, il suo aspetto fisico era un disastro. Susy era un maschiaccio, giocava a pallone con i compagni, ascoltava musica tosta e andava in giro con i jeans strappati. Al liceo, per via di quella massa di capelli rossi lunghi lunghi, tutti la scansavano. "Le rosce puzzano", la frase più tipica tra i luoghi comuni. Lei però, con serafica indifferenza, trascorse i suoi cinque anni a non dar retta a quei cretini dei suoi compagni. Mamma Rosa la confortava, "Be', le rosse sono poche in giro, e poi sai cos'altro si dice? Si dice che siano focose!" Ma Susy, che ancora non capiva certi meccanismi, aveva rinunciato quasi subito ad ascoltare Mamma Rosa, e invece la torturava anno dopo anno con musiche assordanti, poster di gente morta, come diceva la sorella, e vestiti che non erano vestiti ma stracci.
Susy s'era chiusa nel suo mondo, un'ostrica che non vuole uscire dal guscio. O forse una lupa che ringhiava dal profondo della tana.
A scuola era brava, forse la più brava e col tempo la gente attorno a lei cominciò a rispettarla e finalmente smisero di prenderla in giro.

Il suo primo ricordo di un mondo nuovo risaliva alla terza liceo, una festa a casa di qualcuno, un brindisi con la sangria, uno sguardo fugace e poi il primo, umido, orrendo e stranissimo bacio.
Già, perchè Susy nel frattempo, era diventata alcquanto interessante; non solo era carina, ma la sua intelligenza e i suoi interessi erano qualcosa che si percepiva da subito, qualcosa di profondo, che le apparteneva e che nessuno le avrebbe mai portato via.

"Si, capito?"
"Che stronza tua sorella! Ma adesso?"
"Cosa?"
"Ci parli o no' che fine ha fatto?"
"Quando chiama, sta a Parigi studia e lavora. Mi sa che s'è trovato un francesino. Poveraccio."
"Vabe', iinvece te che mi dici di Gegio?"
"Gegio? figurati, uno con un nome così non si può nemmeno guardare! E comunque non si può guardare!"
"Mm, si hai ragione. Allora Vale? Dai Vale è fico!"
"Valerio è un nome che non m'è mai piaciuto."
"Ma che significa!"
"Significa che è un pò come diceva Oscar Wilde. Hai presente?"
"No."
"Ma si, come in quel pezzo di teatro, L'importanza di chiamarsi Ernesto, dove due ragazzi fanno finta di chiamarsi così solo per piacere alle loro innamorate."
"Ma Ernesto come il Che?"
"No, Ernesto come in quest'opera teatrale! Il che mica c'era!"
"Ah. Però Ernesto fa schifo come nome."
"No, manco troppo. Ha un suono importante, e poi voi mettere, con Susanna ci calza a pennello!"
"Ma io non conosco nessuno che si chiama così."
"Allora?"
"Allora come fai a metterti con uno che si chiama Ernesto?"
"Il punto è proprio questo. E' un nome poco comune, quindi farò come le due sceme di Oscar Wilde."
"Oscar non è male!"
"Oscar era un genio."

Così Susy aveva preso, tempo prima, una decisione sancita e messa per scritto, almeno in via teorica, davanti alla sua amica storica, Bea, che sta per Beatrice.
Il tempo non ritorna, certe storie rimangono lontano, diventano ricordo, poi leggenda.
Ma Susy ora era cresciuta e quei capelli rosso fuoco ancora le cadevano sulle spalle, in un rotolio capriccioso di intelligenza e arguzia, profumo e mistero, un intrigo degno delle rose più spinose, un caos costruito su libri e silenzi, su graffianti acuti di chitarra e lunghe boccate di fumo; i capelli rosso fuoco erano ormai diventati del colore d'un tramonto sul tempo andato.

8 commenti:

Riccardo Torti ha detto...

Ehy quella sulle "rosce che puzzano" è mia. Voglio i copyright!

Cmq bello anche questo pezzo. Vai avanti così!!!

Il Gabbrio ha detto...

Bello...i dialoghi sono sempre spettacolari!!!
Mi piacerebbe indagare il meccanismo che porta a dire che "le rosce puzzano"!!!
Oscar Wilde è un genio!!! : )

Riccardo Torti ha detto...

Gabbrio è lo steso meccanismo per cui le "bionde sono stupide"...

Ele ha detto...

Si penso che abbia ragione riccardo! Be'..quindi ne viene che le more? le more niente?! Nel sensoo..a me non apre di ricordare nessun modo di dire sulle more...
vabe'!

:)

Spiridion ha detto...

le more mi piacciono!( anche le bionde e le rosse, ma questa è un'altra storia)

Oscar Wilde genio senza se e senza ma!

Ps. Ti piace G.R. Martin?Ho letto 5/6 libri della saga, poi ho smesso quando ho capito che le cose stavano prendendo una piega tipo Sentieri..tra circa 30 anni sapremo come finirà...!

Pps. Comincio ad affezionarmi a queste battaglie.

Ele ha detto...

@spiridion: Si Martin l'ho cominciato a leggere parecchio tempo fa...adesso finalmente è uscito l'ottavo episodio paperback. Purtroppo il problema è che di certo è una saga lunghetta..e lui poi nel mentre ha scritto anche altri libri..solo che, dicevo, in Italia la Mondadori ha fatto uscire tanti volumetti perchè ha diviso in due il volume originale inglese.
Ad esempio quello che sto leggendo adesso in realtà è il quarto capitolo della saga che però è diviso in due parti! Inoltre questo diciamo così ottavo episodio ci hanno messo davvero troppo per farlo uscire...!
Comunque si, tipo Sentieri, ma non è male!

Riccardo Torti ha detto...

Zitti io sto leggendo adesso il secondo libro (in verità la seconda parte del primo...), non svelatemi nulla!

Qui vogliamo che vai avanti co ste battaglie... dai su su

Ele ha detto...

ehehe sarò tombale!

Io per ora sto lavorando al raccontino per la Writers Death Race e poi sto facendo il mio sporco lavoro di traduzione!! consegne leste, dovrò fà il lepronte e darmi una mossa!!!

Ma vi giuro che la prossima serata che c'ho una mezzora mi ci metto!