mercoledì 17 ottobre 2007

La battaglia di Alex. Presentazioni



Da piccolo Alex veniva definito un bel bimbo paffuto. Era tondo come un cocomero; mamma Clara gli metteva sempre vestitini verdi perchè le piaceva il colore. Però col tempo le cose cambiano.
A 15 anni Alex era un perfetto idiota. Apparecchio e cuffie sempre accese. Capelli in fase di crescita, un poster di Kurt Cobain mezzo rotto e qualche poster di modelle mezze nude. La mamma Clara diceva che erano irrispettosi. Alex, quei seni rotondi e quelle chiappe sode, invece, li trovava confortevoli. Ovviamente,non si sentiva per niente a suo agio con le ragazze della sua scuola. Sembrava sempre che ne sapessero una più del diavolo, mentre erano lì che camminavano nel corridoio.
Insomma,per farla breve, Alex era uno sfigato senza rimedio. Così si era arreso,anzi, in verità non aveva mai combattuto. Sapeva che tutto ciò faceva parte di quella misteriosa fase che è l'adolescenza. Il padre gliel'aveva detto: "Non pensare mai alla tua insegnante come a un oggetto sessuale. Io l'ho fatto, e mi s'è indurito così tanto che mi sono dovuto prendere a pugni sulle palle per farlo ammosciare!! Mi raccomando, mai pensare!"
E Alex gli aveva dato retta. Non pensava lui, non pensava mai a nulla. Ma, come ogni cosa, anche quello era un periodo destinato a finire.
All'epoca, Alex raccontò l'episodio all'infinito. Adesso, a ripensarci, non gli sembrava niente di eccezionale l'essersi fatto una del primo anno nel bagno delle ragazze, lui, il re degli sfigati che ormai si avviava verso quel mondo fatto di adulti monocolore.
Ma Alex aveva imparato dai suoi errori.
Era uno furbo lui, uno intelligente quanto basta per capire che un sorriso, una mano sul culo e un'altra con un vodka-martini pronto per essere offerto bastavano a far sciogliere qualsiasi inibizione.
Le ragazze cominciarono ad apprezzare quel suo sorriso vagmente malvagio, quella giacca di velluto ormai consumato; insomma, Alex finalmente s'era trovato la sua identità. Si, perchè lui mica si chamava così; mamma Clara l'aveva chiamato Ernesto e ogni volta il coro s'alzava:"Coglione destro, dov'è che hai lasciato Evaristo e Pasquale?". Alex, invece, gli piaceva e poi, ormai cell'aveva da troppo tempo.

"Mi sono rotto, basta, odio il mio nome!Devo fare qualcosa..."
"Si, quando sei "grosso" abbastanza vai e fattelo cambiare in Pasquale, voglio dire..la mazza centrale!", Rico lo continuava a prendere in giro sparpagliando cenere sulla coperta del suo letto.
"E smettila! Cazzo, dico sul serio. Ho deciso che mi farò chiamare Alex."
"E perchè, di grazia?"
"Come perchè? Perchè Ernesto è un nome di merda!è più vecchio di mio nonno che è del '12!!"
"Tuo nonno è del 12?! Cavolo, che ficata!"
"Ma chissenefrega di mio nonno adesso.."
"Senti, ma quindi tu se ti chiedono perchè ti fai chiamare così..che rispondi?" Rico lo guardò enigmatico.
"è ovvio. Gli rispondo che mi chiamo come quello di Arancia Meccanica!Vuoi mettere, questa si che è una ficata!!"
"Ma te dici il libro o il film?"
"Ma perchè, esiste pure il libro?"
"Bhe, mi pare di si..oh, ma io chennesooo!"
"Cioè, aspetta un attimo.."
"Ma che palle!Che c'è?"
"Ma..voglio dire, mica si chiamerà in un'altro modo quello del libro?No perchè se l'autore gli ha cambiato il nome, oh, giuro che lo gonfio!"

E così, trovata l'identità nuova, trovato un mondo nuovo.
Alex adesso è cresciuto, ha letto Arancia Meccanica e tante altre cose, e gira tutti i locali più assurdi della città con il suo fedelissimo gruppo di amici, nonchè compagni di casa e università, alla ricerca non del Tempo Perduto, ma dell'Amor Perduto, che, come gli insegnava il prete da piccolo, non va mai disperso n'è seminato in campi altrui!

2 commenti:

Ele ha detto...

Per chi non avesse letto il post precedente, Capitolo Uno, relativo a questo racconto, ripeto..Presentazioni NON va letto per primo!

Andate un po'0 più giù e trovate il Capitolo Uno di questo raccontino!

Spero finisca bene, spero di scriverlo bene, spero, soprattutto, che vi piaccia!

Ele ha detto...

Ringrazio Riccardo per l'illustrazione!