giovedì 18 ottobre 2007

La battaglia di Alex. Capitolo Due.

La settimana tipo era cominciata, e niente avrebbe potuto invertire il corso di quei giorni ormai immutati da due anni.
Niente.
O quasi.

La Settimana di Alex:
-Lunedì: lezione la mattina. Sparare una serie di stronzate in classe sperando nella clemenza divina il giorno dell'esame. Era più forte di lui!
-Martedì: lezione il pomeriggio. Palestra la sera. Canna prima di andare a dormire.Fondamentalmente un giorno vuoto.
-Mercoledì: niente lezione. Riunione serale con gli amici. Chiacchiere e bevute.
-Giovedì: fotocopia del giorno precedente, salvo per la fatidica telefonata a mamma Clara. (Note alla telefonata: Ricordarsi di appoggiare la cornetta del telefono in modo che non cada, altrimenti mamma Clara sente il rumore e capisce che ho "abbandonato la discussione".)
-Venerdì: lezione mattina e primo pomeriggio. Giornataccia! A casa, ripulire il lerciume per sabato e comprare scatola di preservativi. Aperitivo. Appuntamento allo Scacco ore 18.30
-Sabato: rientro dall'aperitivo del giorno prima. Lunga dormita. Punta con gli amici. Se capita una a scelta tra le seguenti attività: a)discoteca, b)pub, c)cinema,d)rimorchiare una o più tipe e portarsela a casa.
-Domenica: nessuna attività cerebrale registrabile.

Martedì pomeriggio ore 18.30
Alex aveva aspettato Gigio un po' troppo per i suoi gusti, ma alla fine era riuscito a strappargli un po' più erba del solito. A casa non c'era nessuno, così dopo la palestra si sarebbe fumato il suo spino in santa pace. Magari avrebbe pensato all'assistente. Magari no.
Quand'era arrivato quasi alla fine e il fumo aleggiava vivo nella stanza, Alex si sentì addosso una sensazione che prima non aveva mai provato. Era vagamente triste, riflessivo forse. Allora, visto che il sonno l'aveva messo in standby, si mise a leggere. Doveva ripassare Baudelaire, il giorno dopo era Mercoledì, c'era la riunione.

Mercoledì sera sera ore 20.00
Casa di Rico era sempre il posto migliore per le rimpatriate perchè lui ormai viveva con la sorella. E perchè la sorella si portava a casa delle amiche da togliere il fiato quanto i pantaloni.
La cena consisteva solitamente in pizza e birra.
In alternativa solo birra.
Il momento topico di quegli incontri non si svolgeva a tavola. Capitava spesso che, quando il tasso alcolico poteva stendere un gigante, il gruppetto si mettesse a farneticare di assurdità. E questa era una di quelle sere.
Alex aveva cominciato ad andare fuori di giri verso l'una, cercando di usare come cavatappi un temperino di metallo.

"Oh cacchio..ma se ci infilo il dito, cioè, secondo voi che succede?"
"Sai dove lo devi infilare quel dito del cazzo?Lo sai o no?" Rico cominciava a sfottere Alex, il suo sport preferito da quando erano piccoli.
"Ragazzi, a proposito di dita...anzi, di mani", Stew si alzò in piedi con la bottiglia mezza vuota, "Ma voi, quando scopate, con quale mano toccate le chiappe?"
Alex lo guardò interrogativo. "Non capisco cosa intendi..voglio dire.."
"Ehi, io le chiappe non me le tocco!"
"No Rico, Stew voleva dire con quale mani agganci il culo della fortunata di turno. Giusto Stew?"
"Si, credo che più o meno volevo dire quello. Bravo Ghiro!" Stew s'avvicinò al Ghiro,sdraiato sul letto a fumare una sigaretta, e gli diede una pacca sulla spalla.
"Bhe, io..io non ci ho mai pensato. Ma perchè, cambia qualcosa?" Alex era deciso a capirne di più.
"Come? No, se cambia qualcosa e viene fuori che ho usato per anni la mano sbagliata..." Rico era diventato di un colore strano.

Ore 3.00
"Bha, secondo me, comunque, la devi smettere di usare il vecchio trucco.."
"Ma guarda che non è un trucco."
"Vabbhè, Alex, ma si vede che non funziona più, trucco o no che sia.."
"No senti, la scorsa settimana ha funzionato e io credo che forse.."
"Ah, la scorsa settimana!! Bhe, chi era la vittima?La conosciamo?"
"No, non la conoscete. è una che lavora al bar sotto casa."
"Cioè, ti sei rimorchiato la barista?Ah cavolo, sei messo male!"
"Ma perchè, che c'hanno le bariste che non va?"Rico non capiva.
"Bhe, Rico, se il caro Alex vuole dimostrare a se stesso e a noi che il vecchio trucco funziona ancora, è ovvio che non può provarci con una barista..!" Il Ghiro si risvegliò in quel momento dal coma. "E sai perchè non può farlo?"
"Senti non farmi giochetti che ci metto un secondo a mandarti in orbita!"
"Non può farlo perchè è ovviamente ovvio che una barista a cui parli del caro Baudelaire si senta affascinata da parole che mai aveva sentito prima e che quindi ti apra il portone con più facilità e senza farlo cigolare!"
"Aspetta, vuoi dire che Alex usa lubrificante per portoni?Cazzo mi fai confondere!"
"Seriamente, io credo che funzioni ancora. Comunque, anche se fosse è inutile, perchè con Susy non funziona, e non ha funzionato! Devo trovare un'altro modo.."
La discussione proseguì animatamente e mentre Rico sprofondava nel sonno più profondo, il Ghiro prendeva dava ripetizioni a Stew, facendogli vedere esattamente come doveva essere praticato il vecchio trucco.
Alex, invece, stava lì, a guardare quei suoi amici che non avevano problemi e che felici lo inondavano di birra per alleviargli le pene.
Ma, come diceva sempre il Ghiro, le cose se non vanno dritte vanno di lato, quindi lui doveva solo fare in modo che cambiassero tragitto.
E così avrebbe fatto.

Era ovvio, quindi, che quella non sarebbe affatto stata la settimana tipo che si aspettavano.

2 commenti:

Il Gabbrio ha detto...

Cavolo, mi assento qualche giorno e mi ritrovo tre bei post di fila...adesso, però, sono curioso. Voglio vedere dove va a parare Alex!!!
Bel Raccontino!!! : )

Ele ha detto...

ehehe vedremo vedremo, anticipo solo che sarà un raccontino un po' lungo...