venerdì 18 febbraio 2011

Chiamami quando muore il giorno
e la notte si fa culla
e lenta sorride
allargando la luna
in angoli proibiti
dove scappano amanti segreti,
di sorrisi nascosti
appassiti.

Chiamami quando sorge il mattino
e la notte s'è spenta
baciando lenta una sirena
sul finir della sera,
quando sciogliamo i legami
e dischiudiamo gli occhi
respirando il mondo
e nulla più.

- ti mangerò,
dentro
a fondo,
e berrò la tua anima
come succo carnoso
d'un corpo straniero
fino a saziare le mie carni
e a ritrovarti esanime
ai miei piedi
dove, ancora adesso, nascon segreti -


Divorami, allora,
e non lasciar nulla di me sulla strada,
che brandelli e frammenti io non veda
- macilenti rimasugli di giorni ormai spesi -
che ogni mio pezzo sparisca
e venga divorato,
sì,
divorato...
rapito
nel tuo famelico abbraccio.

2 commenti:

Riccardo Torti ha detto...

sei brava!

Ele ha detto...

sei di parte :***