venerdì 18 febbraio 2011


Sono un ubriaco
che scrive dai margini del sonno,
aggrappato a lenzuoli di stelle stropicciate.
Sono un viaggiatore
che riposa al limitare del giorno,
disteso su letti di foglie e sudore.
Sono un sognatore
che piange sull'orlo del mondo,
avvinghiato tra dita inanellate di buio
- nessun sogno -


Sono un falso poeta
che grida la sua voce al canto del mattino,
disperso tra strade cancellate, dimenticate, smarrite...
Sono un falso canto
che risuona solitario in luoghi ameni,
abbracciato alla carne viva

- E ti entrerò sotto pelle
a mordere l'anima tua
ammantata di stelle
che tu neanche conosci -

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